mprovvisare con più efficacia”. Diceva Charles Darwin, ed effettivamente aveva ragione! Ecco una riflessione interessante proprio su questo argomento!
Vorrei fare una riflessione sulle stories che ho pubblicato oggi sia su Instagram che su Facebook e sono un po’ inquietanti.
Si vede questo braccio meccanico, questo robot, che fa un cappuccino perfetto, fa la latte art! E’ una riflessione importante da fare visto che ultimamente stiamo parlando di team e di leadership. Il nostro mestiere, il mestiere del barista, è spesso sottovalutato ed è comunque una attività imprenditoriale di tutto rispetto che ha grandissime potenzialità e che secondo me non viene non vengono sfruttate in Italia.
Prima di tutto i responsabili siamo noi, siamo noi del settore e quindi credo che riflettere su quella che può essere l’intelligenza artificiale quindi il cambiamento che è sempre dietro l’angolo, e direi che il Covid c’è l’ha dimostrato, credo che sia doverosa.
Ho visto un po’ di risposte alle stories e insomma, i commenti sono sempre molto negativi nel senso che fa un po’ tristezza, è vero perché per noi il bar, il caffè, il momento dell’espresso sono tutte cose che appartengono alla nostra cultura e non siamo molto abituati a pensarla in modo così futuristico.
Sembra una cosa assurda pensare che le macchine possano sostituire l’essere umano ma pensate a quello che può essere successo al piccolo commercio con l’avvento di internet. Non voglio entrare nel merito di queste discussioni che siano giuste o non giuste le petizioni contro Amazon per tutelare i produttori locali, d’accordissimo, però credo che a prescindere da questo non sia la soluzione.
Il cambiamento arriva, e come c’è l’ha sempre dimostrato la storia, arriva inesorabile e non fa sconti. Come è arrivato Amazon, parlando del negozio al dettaglio, che sta comunque andando a prendere sempre più settori, non ultima la farmacia. Amazon pharmacies, se non erro, di recente lancio solo in America ci deve far pensare. Anche se fossi in quel settore un ragionamento cercherei di farlo in anticipo, perché comunque quel cambiamento arriva, non fa sconti a nessuno.
La vera soluzione non è quella di andare contro a questi colossi così come non è assurdo andare a priori contro varie barriere o barricate contro l’intelligenza artificiale o questo tipo di strumenti. Dobbiamo ragionare in maniera completamente diversa cioè cerchiamo di capire come possiamo sfruttare queste innovazioni per trarne un vantaggio!
Di sicuro occorre cambiare la nostra mentalità prima di tutto, perché non sarà lontano il momento in cui vedremo questi bracci meccanici fare il cappuccino al posto nostro, quindi il barista, e con questo non voglio dire che se sono imprenditore ho qualche speranza mentre se sono dipendente di un bar è meglio che cambi settore. No, anzi.
Secondo me come in tutte le cose come esseri umani avremmo bisogno del contatto avremmo bisogno di personalizzare la nostra offerta e quindi lo fa la creatività dell’essere umano. È l’essere umano che dice al robot cosa fare quindi cerchiamo di entrare nell’ottica di ragionare in maniera un po’ visionaria non pensiamo che sia una cosa che vedranno forse i miei nipoti perché probabilmente il furgoncino che ci consegnerà il caffè al bar senza l’autista, lo vedrete anche voi, probabilmente!
Non lo vedranno i vostri figli, lo vedranno anche i vostri figli ma lo vedrete anche voi. Secondo me è meglio ragionare in questo senso quindi è giusto cambiare forma mentis. Informatevi su tutto, tenetevi aggiornati, studiate, lavorate su voi stessi, lavorate sulla vostra professionalità.
Continuate ad acquisire conoscenza in modo che questa conoscenza voi possiate metterla in pratica e quindi attraverso l’esperienza farla diventare competenza.
Con nuove competenze, con questo approccio mentale, le idee e la personalizzazione del nostro prodotto della nostra azienda arriva di conseguenza, però bisogna entrare in quell’ottica. Quindi cerchiamo di diventare leader di noi stessi e anche bravi a selezionare le persone che devono lavorare con noi.
A maggior ragione se siamo imprenditori dobbiamo assumere delle persone, cercare dei collaboratori che abbiano la curiosità e la voglia di imparare a crescere, non che siano lì per riempire le ore, far passare le ore e portare a casa lo stipendio e noi se dobbiamo trasmettere determinate cose ai nostri dipendenti o ai nostri collaboratori dobbiamo prima di tutto esserne padroni, sapere che cosa fare, saperne parlare, sapere trasmettere a chi lavora con noi quindi dobbiamo prima di tutto formarci noi.
Mi rivolgo anche ai dipendenti: scegliete il locale, scegliete i vostri titolari, i vostri leader, sceglieteli in base a questo ragionamento: se sono persone umili che si formano, che usano la parola “noi” e non “io”, che non ti dicono “fai questo” ma ti fanno vedere come si fa.
Quindi scegliete anche con chi lavorare sia che voi siate dipendenti o sia che siate titolari. Questo è il mio consiglio perché comunque questi bracci meccanici fanno il cappuccino meglio di tanti baristi italiani ma per farlo, i robot, hanno bisogno di professionisti che glielo insegnino.
Un abbraccio,
Matteo